La cultura. La passione, il sogno, la realtà. La passione è una specie di motore che ci trascina avanti nella vita: sarebbe bello scoprire che c’è qualcosa che ci appassiona davvero. C’è chi afferma di avere 8000 passioni e chi dice di non avere alcuna passione: questo accade di frequente tra gli adolescenti. Gli adulti (la comunità educante) hanno una grande responsabiltà: tutti dobbiamo farci carico di accendere la passione nei ragazzi e dobbiamo sostenere una narrazione del futuro che vada oltre a quella del futuro visto come una minaccia. Per gli adolescenti di oggi ci sono due elementi nuovi rispetto al passato: la tecnologia e la narrazione del futuro. Un tempo il futuro era la promessa (per i figli il futuro sarebbe stato migliore di quello dei propri genitori e i sogni potevano realizzarsi). Oggi la narrazione è tragicamente opposta: “ciò che vi stiamo insegnando tra dieci anni non vi servirà più, perchè il mondo sarà cambiato e noi non sappiamo neppure cosa insegnarvi affinchè voi possiate realizzare i vostri sogni”. Gli adulti non sanno essere di aiuto. Occorre sempre tenere un piede nel sogno e un piede nella realtà. Differenziamo e coltiviamo le curiosità. Occorre provare ad opporsi al flusso delle informazioni ed andare in profondità in qualcosa. Uscire di casa, conoscere il mondo, viaggiare, vivere in posti nuovi: così si alimenta la curiosità, la conoscenza di sè, la passione, il sogno. I libri sono “porte” verso il diverso: Exit west e Lettera ad una professoressa sono libri da consigliare ai ragazzi.
Fabio Geda, educatore e scrittore, si è occupato per anni di disagio giovanile, esperienza che ha spesso riversato nei suoi libri. Ha scritto per diverse testate giornalistiche circa i temi del crescere e dell’educare, collabora abitualmente con la scuola Holden.
Progetto realizzato nell’ambito di Bando Civica con il sostegno di:
