Alfabeto Civico – ANDREA VICO

L’ambiente. Noi (Europa, Giappone, Nord’America e altri pezzettini del mondo) siamo artefici di una modifica a nostro vantaggio del territorio e dell’ambiente: abbiamo utilizzato risorse pescate ovunque, per migliorare la vita di una parte del mondo a scapito del resto del mondo, senza tener conto del limite delle risorse e della quantità di scorie accumulate. Occorre modificare il nostro agire quotidiano: come singoli consumatori e come sistemi sociali ed economici. La scuola è ricca di contraddizioni rispetto alla tutela dell’ambiente: a volte gli insegnanti fanno progetti molto interessanti, ma contestualmente si utilizzano piatti di plastica o non si fa la raccolta differenziata. Mancato utilizzo dei pannelli solari a scuola e spreco energetico. Rischi della fast fashion: prezzi appetibili, tutela del lavoro scarsa (sfruttamento di manodopera femminile o minorile in paesi senza adeguata legislazione), costo ambientale che non paga nessuno (ad esempio non attenzione ai reflui delle vasche di tintura), prodotto che ha viaggiato moltissimo, prodotto destinato ad essere rifiuto in brevissimo tempo perchè a fine stagione non è più di moda. Un piccolo gesto (un acquisto) può determinare grandi danni. Ciò vale anche per il cibo: occorre tutelare la filiera locale per ridurre la propria impronta ecologica, per recuperare la stagionalità, per tutelare il territorio. Un terreno coltivato come si deve è un presidio ambientale. Occuparsi dell’ambiente significa occuparsi di persone, di minori, di lavoro, di donne, di disuguaglianze e di inquinamento. Non deve cambiare la qualità della vita, ma occorre osservare il dietro le quinte di ogni gesto ed eventualmente trovare strade alternative. Piccoli gesti di ribellione civica a portata dei ragazzi. Il jeans sharing. Nel comparto green, start up innovative. Testi formativi: Climate Justice (giustizia climatica, migranti e rifugiati climatici), blog e riviste online. Greta Thunberg e i Friday for future sono riusciti a parlare ai ragazzi sui temi ambientali. Occorre essere militanti e sovversivi: dobbiamo salvare noi stessi da noi sessi.

 


 

Andrea Vico, giornalista e divulgatore scientifico, si occupa di scienza, ambiente, energia, nuove tecnologie. Su questi temi scrive libri e progetta mostre interattive. È professore di Science Communication per l’Università di Torino.
 


 

Progetto realizzato nell’ambito di Bando Civica con il sostegno di:

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